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Per usufruire di un prestito personale è necessario prima di tutto aver raggiunto la maggiore età e successivamente poter dimostrare che si è in grado di rimborsare per intero la cifra ricevuta con la rispettiva tassazione degli interessi ammontati. Un dipendente deve avere come credenziale la busta paga, il pensionato (nel caso di cessazione del quinto) il cedolino della pensione e i lavoratori autonomi i modelli usati nella dichiarazione dei redditi (Modello Unico o CUD).
L'ammontare della rata non dovrà superare un quinto dello stipendio dimostrabile e, in caso di un prestito personale classico coloro che sono cattivi pagatori oppure hanno debiti in essere non possono beneficiare di questa opportunità. Nel caso la somma richiesta sia davvero alta, può essere necessario far subentrare un garante o creare un ipoteca su un immobile. In caso di cessazione del quinto (disponibile anche per i cattivi pagatori) il contratto di lavoro deve essere abbastanza lungo da poter coprire l'intero periodo del finanziamento. Se possedete uno di questi requisiti, potete passare alla fase successiva, quella dove è necessario guardarsi intorno e trovare l'istituto in grado di darci le più alte agevolazioni.
Nel momento in cui doverte dare il via al prestito (che può essere anche un prestito personale online o tradizionale come una filiale), dovete avere con voi: fotocopia fronte e retro di carta d'identità o patente (per certificare che il prestito sia richiesto dalla stessa persona che lo dovrà poi riscattare), una copia del Codice Fiscale (indispensabile per ogni cosa) e una fotocopia dello stato di residenza. Una volta che è tutto pronto, leggete bene prima di firmare ed assicuratevi di essere in grado di portare a termine il vostro impegno. Saltare le rate può portare a spiacevoli inconvenienti, nei quali sarebbe meglio non incombere mai.